pc o tablet ? CC e TU 80/2008
Elementi di valutazione tratte da “Raccomandazioni cliniche per DSA”
(Elaborato da parte del Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference DSA (2007) in risposta a quesiti sui disturbi evolutivi specifici dell’apprendimento)
6. Quale trattamento visivo è indicato per i soggetti dislessici?
In letteratura si è accumulata col tempo una notevole mole di lavori sulle possibilità di trattamento visivo, partendo dall’allenamento delle saccadi, a quello dei movimenti di vergenza e fusionali, passando all’utilizzo di filtri colorati, alla compensazione prismatica del difetto eteroforico, arrivando all’intento di
lateralizzazione della dominanza oculare. Nessuna di queste tecniche è esente da critiche e da risultati inconcludenti. Non è presente al momento in letteratura nessuna evidenza scientifica.
La riduzione dell’affollamento visivo,mediante l’aumento della spaziatura tra i caratteri della parola, (che agisce sull’affollamento lungo l’asse orizzontale) l’aumento della spaziatura verticale con l’interlinea (che agisce sull’affollamento lungo l’asse verticale), o/e l’aumento della dimensione del carattere sono gli unici interventi facilitativi che consentono di aumentare moderatamente la velocità di lettura nei normolettori. Consiglio di conseguenza valido anche per soggetti con DSA. Non sono presenti dati normativi sulla spaziatura orizzontale da adottare.
7. Quali sono le caratteristiche di ergonomia visiva (ergo-oftalmologia) da adottare nell’atto di lettura?
Indicazioni generali per la leggibilità dei testi le raccomandazioni sono:
1. Carattere 16p ( può essere letto in maniera fluente anche da soggetti con deficit visivo significativo)
2. Preferire caratteri senza grazie (sans serif), evitare corsivo e sottolineatura.
Font: Trebuchet; Verdana; Courier; Tahoma; Century Gothic; Arial; Comics sans; font dedicati.
Per agevolare la lettura si consigliano:
1. Carta opaca
2. Carta color bianco avorio prive di immagini di sfondo
3. Aumento spaziatura caratteri (espansa)
4. Interlinea 1,5
5. Evitare il corsivo e le sottolineature
6. Non spezzare la parola per andare a capo
7. Allineamento a sinistra
8. Adoperare tabelle e numerare gli elenchi
9. Massimo 60-70 caratteri per rigo
10. Aumentare i margini della pagina
11. Consentire verticalizzazione del testo (eventualmente leggio)
12. Buona illuminazione
13. Evitare fonti luminose fastidiose all’interno del campo visivo
14. Adeguata correzione rifrattiva (se necessaria)
15. Evitare testi fotocopiati
16. Consentire di seguire il testo col dito.
Per l’attività scolastica:
1. Leggio con postura corretta
2. Ingrandimento dei testi se con caratteri eccessivamente piccoli
3. Carta opaca
4. Carta color bianco avorio prive di immagini di sfondo
5. Buona illuminazione
6. Evitare fonti luminose fastidiose all’interno del campo visivo
7. Adeguata correzione rifrattiva (se necessaria).
In caso di uso del PC, valgono le comuni regole di ergonomia visiva: il bordo
superiore del monitor deve essere allineato all’altezza degli occhi. Per la qualità dell’immagine frequenza di refresh superiore a 70 Hertz. Luminosità e contrasto devono essere sempre regolati alla luminosità presente nella stanza; quanto maggiore sarà la differenza di luminosità fra monitor e ciò che si vede attorno, tanto maggiore sarà la fatica visiva.
Fonte: Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference DSA (2007) Bologna, 1 febbraio 2011
Inoltre, di fronte ad un vuoto normativo circa l'uso dei videoterminali ai bambini in età evolutiva, sempre a titolo informativo, vediamo cosa prevedono le norme sulla sicurezza per gli adulti.
Il lavoro con attrezzature munite di videoterminali è disciplinato dal Testo Unico n. 81/2008
Il TUSL affronta il problema della sicurezza e della prevenzione dei danni
dovuti all’uso delle apparecchiature a videoterminale
In generale il Datore di Lavoro (DL) deve analizzare e valutare i posti di lavoro al videoterminale con particolare riguardo a:
-
rischi per la vista e per gli occhi
-
problemi legati alla postura ed all’affaticamento fisico o mentale
-
condizioni ergonomiche e di igiene ambientale
NOTA:
Tutti gli studi e le indagini epidemiologiche ufficiali sinora svolti in Italia e all’estero (2014) escludono rischi specifici derivanti da radiazioni (ionizzanti e non ionizzanti), per esempio emesse da schermi o apparati elettronici utilizzati di consueto all’interno degli elaboratori e delle periferiche. Nello specifico, la presenza della marchiatura CE, obbligatoria in Italia per ogni apparato elettrico e elettronico, garantisce che i campi elettromagnetici emessi dalle apparecchiature siano mantenuti al di sotto dei limiti raccomandati dalla legge
L’art. 176 del TUSL prevede una specifica sorveglianza sanitaria effettuata dal Medico Competente (MC) che deve prevedere accertamenti preventivi e periodici. In particolare, i lavoratori addetti ad attività con VDT devono essere sottoposti preventivamente a visita medica per evidenziare eventuali malformazioni strutturali, e all’esame degli occhi e della vista. Inoltre sono stabilite visite di controllo biennali (per lavoratori con precise prescrizioni mediche o che abbiamo compiuto 50 anni) o quinquennali (negli altri casi)
In ogni caso il lavoratore addetto ad attività con VDT ha il diritto di interrompere lo svolgimento del proprio compito tramite pause ovvero cambiamento di attività quando sia impegnato a usare il VDT almeno 4
ore consecutive. In assenza di una precisa disposizione contrattuale, l’interruzione è di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro continuativo.
Lo schermo
Lo schermo deve essere orientabile, inclinabile e regolabile in altezza. La luminosità e il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere regolabili per migliorare la leggibilità del testo.
Se la scheda video non è impostata sulla risoluzione ideale dello schermo, i bordi dei caratteri e delle linee possono risultare sfocati. Gli schermi posseggono tasti di regolazione, tra cui quello di autosincronizzazione, con
il quale è possibile impostare la nitidezza e la risoluzione della scheda grafica rispetto al monitor. La luminosità dello schermo è corretta se lo sfondo
di un documento bianco non risulta brillante, ma appare come un normale foglio di carta bianca. La distanza visiva minima tra sguardo e schermo varia da 50 a 90 cm: per schermi di 15 pollici è raccomandabile una distanza di 50-60 cm e per uno di 19 pollici 80-90 cm. Per gli schermi più grandi,
sono da prevedere distanze maggiori. In ogni caso il busto dovrebbe rimanere parallelo allo schermo, eventualmente con una minima inclinazione all’indietro.
Tastiera e dispositivi di puntamento
Per l’uso di tastiera e mouse bisogna disporre di spazio sufficiente sul piano di lavoro per consentire l’appoggio degli avambracci. La tastiera deve essere stabile, indipendente, inclinabile e dotata di tasti con caratteri leggibili.
Il poggiapolsi per la tastiera o per il mouse evitano affaticamenti delle articolazioni dei polsi. La posizione corretta nell’uso della tastiera permette di prevenire o ridurre la sindrome del tunnel carpale.
Sono disponibili mouse di vario tipo per rispondere alle esigenze personali di chi lo usa: forma, colore, dimensione, per utenti mancini, ecc. Si può ridurre l’impiego del mouse facendo il più possibile uso delle combinazione di tasti di tastiera (shortcut).
L’uso dei computer portatili (laptop, notebook, tablet) comporta maggiori difficoltà nel mantenere una posizione ergonomica, pertanto non dovrebbero essere utilizzati nel luogo di lavoro se non per brevi periodi.
In alternativa si può utilizzare il dispositivo portatile sulla scrivania per periodi anche prolungati assieme ad uno schermo esterno e mouse e tastiera esterni, con l’uso di una docking station
fonte: Testo Unico n. 81/2008