Il bambino o la bambina di dodici anni e di intelligenza media, educati in una delle nostre scuole, ne sa almeno quanto il "prodotto finito" di una scuola media superiore e che questo risultato non è stato ottenuto al prezzo di sofferenze e distorsioni fisiche o intellettuali.
Tra i 6 e i 12 anni l'intelligenza si fa estroversa e il b chiede più che mai di sapere il perchè delle cose. Le cognizioni possono essere impartite nel modo migliore quando esiste un desiderio ardente di imparare. ... Ma se la mente del b durante questo periodo viene trascurata, o frustrata ... essa diventa artificilamente ottusa e si opporrà in seguito all'insegnamento di qualsiasi nozione.
Quanta semente può essere seminata? ... Il più possibile
La natura agisce in modo perfettamente logico nel suscitare ora nel b non soltanto una fame di sapere, ma un bisogno di indipendenza mentale
Il b deve imparare grazie alla sua attività individuale, dev'essere lasciato intellettualmente libero di scegliero quello di cui ha bisogno, senza che la sua scelta venga discussa.
Un b piccolo non può stare fermo perchè ha bisogno di coordinare i suoi movimenti.
L'insegnante deve preparare una grande quantità di conoscenze per saziare la fame intelletuale del b a differenza dell'insegnante normale, non dispone di un programma limitato.
Le scuole fondate sul lavoro pratico, si oppongono alle cosiddette "scuole tradizionali" dove si insegnano soprattutto materie teoriche e si imparano nozioni a memoria.
I b dimostrano un grande interesse per le materie astratte quando vi arrivano attravero un'attività manuale.
Abbiamo imparato dai b più piccoli quanto sia efficace l'approccio indiretto, ad esempio rivolgendoci in loro presenza a b più grandi .... quando cerchiamo di spiegare qualche cosa a i b più grandi, i piccoli si affollano attorno dimostrando un grande interesse.
Tutto quello che l'uomo ha inventato è frutto della fantasia.
Noi non vogliamo alunni compiacenti ma appassionati.
Nella vita sociale troviamo sin troppi esempi di questa pigrizia mentale, persone alle quali importa solo vestirsi bene, fare del pettegolezzo con gli amici e andare al cinematografo.
E' veramente un morire mentre si è ancora in vita.
Ogni essere umano compie il suo lavoro più intelligente nel subconscio, dove gli engrammi costruiscono dei complessi psichici. Questi fanno molto più che creare un'associazione di idee, perchè si organizzano in modo da eseguire del lavoro che non saremmo in grado di fare coscientemente.
... Proprio in seguito a queste scoperte, noi siamo oggi dell'avviso che non si debba faticare per imparare a memoria qualche argomento importante, ma piuttosto studiare senza stancarsi e poi metterlo via per qualche giorno senza dimenticarlo del tutto, permettendo così agli engrammi di concentrarsi e organizzarsi.
... la psicologia del b non è quella dell'adulto e che per lui la condizione essenziale è la libertà di azione in un ambiente predisposto, dove possa svolgere la sua attività con intelligenza.
Il b dovrebbe amare tutto ciò che studia, perchè il suo sviluppo mentale e quello sentimentale sono legati fra loro.
Una volta che questo amore sia suscitato, tutte le difficoltà relative all'educazione, scompariranno.
Forse insegnamo al b a ringraziare Dio e a pregarlo, ma non gli insegniamo a ringraziare l'umanità.
Ogni conquista è dovuta al sacrificio di qualcuno che ora è morto.
E' un errore aspettarsi che un ragazzo nel periodo della pubertà possa lavorare molto ed avere un progresso rettilineo. In questo periodo si dovrebbe essere indulgenti con coloro che restano indietro.
La vita dell'adulto può risentire le conseguenze di qualche fatto in apparenza banale avvenuto nell'infanzia, e poichè è facile che vi siano episodi sfavorevoli in questi periodi in questi periodi di debolezza, la responsabilità dell'insegnante verso l'umanità è davvero grande.
... di solito il criminale riflette gli errori della società. Ben di rado i criminali sono tali sin dalla nascita.
Si è notato anche che il maggior numero di malformazioni si trova fra i pazzi, che di rado ereditano la loro pazzia.
Qualche volta le cure che si sono adottate sono state peggio della malattia.
... si scoprì che era dannoso per i b sedere in ambienti chiusi con un'illuminazione insufficiente che provocava la miopia; e il rimedio fu di mettere gli occhiali ai b di otto anni.
Un lavoro intelligente che lo interessi, non è faticoso, e anzi il b si risente se lo si costringe arbitrariamente a interromperlo per andare a giocare: l'interesse non nasce immediatamente e se, quando esso è stato suscitato, il lavoro viene portato via, è come stuzzicare l'appetito e poi togliere il cibo che l'avrebbe saziato.
Il futuro dell'umanità dipende dal nostro coraggio.
Tutti i problemi sociali vengono considerati dal punto di vista dell'adulto e delle sue esigenze: la casa, il lavoro, i salari, il voto, ecc. Ma le esigenze del b sono molto più importanti, dato che esistono in lui delle forze che possono restare sacrificate o invece svilupparsi.
Il primo passo da compiere per diventare un insegnante Montessori è quello di rinunciare alla propria onnipotenza e di accingersi con gioia a osservare.
Essi si dichiarano d'accordo sulla necessità di coltivare nei b la volontà perchè abbiano un interesse spontaneo, ma pretendono che essa sia rigidamente controllata e repressa. Questa è una contraddizione in termini: non si può far sviluppare qualche cosa reprimendola.
E' facile , e si fa in fretta a distruggere, ... chiunque lo può fare. Ma com'è difficile costruire!
L'insegnante di un tempo usava fare inconsciamente un modello delle proprie virtù. Era perfetto, cioè era convinto di sapere sempre ciò che si doveva fare o non fare. Aveva di fronte degli esseri vuoti da riempire con delle nozioni
tratto da: Come educare il potenziale umano - Montessori
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